ANCHE A VERCELLI CHIUSI AL PUBBLICO GLI SPORTELLI DI EQUITALIA

Comunicati stampa

FISAC CGIL

NOTA STAMPA
ANCHE A VERCELLI CHIUSI AL PUBBLICO GLI SPORTELLI DI EQUITALIA

DOPO 6 ANNI DI BLOCCO CONTRATTUALE E L’ANNUNCIO DI CHIUSURA DELL’AGENZIA ENTRO IL 2016,
I DIPENDENTI DI EQUITALIA SONO PRONTI ALLA MOBILITAZIONE

A Vercelli, venerdì 22 luglio, gli sportelli di Equitalia resteranno chiusi al pubblico in mattinata per Assemblea sindacale. È la conseguenza alle ultime dichiarazioni del premier Matteo Renzi rilasciate in questi giorni sul destino dell’Agenzia: «Un decreto cambierà il modo di pagare il fisco ed entro l’anno bye bye Equitalia» e che hanno preoccupato i dipendenti di Equitalia, Agenzia (privata) incaricata della riscossione dei tributi che conta 8.000 addetti in tutta Italia. 

Questi toni da campagna elettorale non aiutano a risolvere i problemi degli italiani col Fisco che, comunque, non si estinguerebbero con la chiusura di Equitalia ma il fatto che in seguito alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio sia stata sospesa la trattativa per il rinnovo contratto nazionale, fermo da 6 anni, non è stata cosa gradita né ai Sindacati né tantomeno ai lavoratori dell’Agenzia e da qui è partita la mobilitazione dei dipendenti con assemblee dei lavoratori in tutta Italia.

Anche a Vercelli le Organizzazioni sindacali manifestano forte preoccupazione per i dipendenti dell’Agenzia che ha sede sul territorio e che coinvolge 33 lavoratori e che chiuderà i propri sportelli al pubblico venerdì 22 luglio tra le 8 e le 10,30 del mattino.

Equitalia rappresenta l’ultimo anello del sistema fiscale e su di essa in questi anni sono stati scaricati tutti i problemi non risolti e i limiti della fiscalità del nostro paese. Questa pesante opera di mistificazione nasconde la scarsa volontà politica di riformare il sistema fiscale italiano. Equitalia agisce in nome dello Stato e in virtù di norme che lo Stato stesso emana. Ai lavoratori è consentita la solo applicazione delle regole senza margini di flessibilità o discrezionalità.

All’indomani delle dichiarazioni inopportune del Presidente del Consiglio l’Azienda ha raffreddato la trattativa in corso per il rinnovo del contratto nazionale scaduto dal 2008 e ha fatto sapere di non aver mandato a trattare la parte economica in questa fase di incertezza del settore, nonostante abbia aumentato i volumi di riscossione apportando beneficio a tutta la collettività grazie allo sforzo e alla professionalità di dipendenti che si vedono bloccate le tabelle salariali dal 2010. Per questo è stata avviata la mobilitazione con due tornate assembleari (11 e 22 luglio) in contemporanea su tutto il territorio nazionale e relativa chiusura di tutti gli sportelli. 

Per fare vincere una politica che sappia andare oltre gli slogan che parlano all’egoismo di chi vede solamente l’immediato interesse personale – a scapito di quello collettivo – e considera il fisco unicamente come nemico e non, invece, necessario e giusto contributo di tutti alla vita della collettività, la FISAC CGILrimane in prima linea nella battaglia in atto, con tutte le lavoratrici e i lavoratori, insieme alle altre Organizzazioni, per tutelare la dignità e le condizioni di tutte le operatrici e gli operatori del settore della riscossione dei tributi, e perché nel disegno di riforma oggi allo studio ne vengano tutelate e valorizzate le professionalità. 

Per informazioni: 

Arianna Gullo (CGIL di Vercelli), cell. 389 4306665

Simona Ponzano (CGIL di Alessandria), cell. 335 5888047

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