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L’edilizia piemontese si è fermata: dalla regione 600 lavoratori al presidio di Bologna

FILLEA, News

Su pensioni, lavoro, sicurezza e contratto l’edilizia piemontese si è fermata oggi, giovedì 25 maggio per dare vita a una grande manifestazione unitaria a Bologna, dove si è svolta la manifestazione interregionale. Dal Piemonte sono 600 i lavoratori partiti – da Torino, Alessandria, Verbano Cusio Ossola, Cuneo, Vercelli, Biella e Asti – suddivisi in 12 bus messi a disposizione da Feneal, Filca e Fillea. 

Gli operai edili rivendicano il diritto ad accedere realmente alla pensione dopo troppi anni passati sulle impalcature. La norma dell’APE agevolata ha rappresentato un passo avanti nella vertenza sulla previdenza ma, per come è stata concepita, interesserà pochissimi operai edili, caratterizzati da anni di lavoro discontinuo.

Mandare in pensione gli operai edili over 60 non è solo un atto di giustizia, ma serve anche a evitare incidenti mortali che, negli ultimi anni, sono sempre più numerosi.

Inoltre, troppe aziende, con la scusa della crisi, non investono più sulla sicurezza dei propri dipendenti.

Se non parte l’edilizia, non potrà ripartire il paese. E su questo obiettivo, i lavoratori chiedono al Governo di compiere scelte forti.

I lavoratori chiedono del lavoro buono che può venire solo dalla sottoscrizione di un buon contratto: il rinnovo dei Contratti nel settore edile deve prevedere un incremento dei salari, utile a far ripartire l’economia e i consumi, il rafforzamento della previdenza, della sanità integrativa e dei fondi per l’aiuto al pensionamento anticipato.

Scarica il comunicato stampa

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