ASL Vercelli: 90 posti letto in meno per ‘alleggerire’ i turni massacranti degli operatori sanitari
Comunicati stampa 17 dicembre 2015L’ASL di Vercelli comunica la riduzione di 90 posti letto come soluzione alla mancanza di personale e al sovraccarico lavorativo degli operatori sanitari. Il caos organizzativo è la risposta a chi chiede salute, assistenza e servizi.
Le 11 ore d’intervallo tra un turno e l’altro avrebbero dovuto garantire il riposo e il recupero psico-fisico degli operatori sanitari e invece all’Asl di Vercelli si sono predisposti turni che non garantiscono il riposo di 24 ore e – con un’interpretazione distorta della norma – si configura la possibilità di non avere nemmeno un doppio riposo, neanche nel giro di 14 giorni (come peraltro previsto dalla normativa vigente).
La scelta della direzione Asl’ VC’ di applicare la normativa europea senza assumere nuovo personale, senza ampliare i turni in guardia attiva e senza considerare il CCNL, sta producendo gravi conseguenze operative e organizzative nei reparti vercellesi. La cura sta diventando peggio che la malattia!
Ancora una volta pagheranno i malati e i lavoratori! Sono esempi emblematici i turni programmati dalla Direzione dove la pronta disponibilità nei reparti ha sostituito da anni la guardia attiva. In taluni reparti si stanno imponendo turni in pronta disponibilità che costringeranno i pochi operatori presenti a effettuare cicli che potrebbero superare le 2 settimane, senza un vero riposo psico-fisico. La gestione delle assenze improvvise, poi, sarà di nuovo lasciata alla buona volontà dei singoli lavoratori e coordinatori.
I reparti più coinvolti sono quelli dove il rischio ‘errore’ e stress psico-fisico è molto elevato (blocchi operatori Vercelli-Borgosesia, DEA e Pronto Soccorso Borgosesia, Ostetricia, Radiologia, Emodinamica, Gastroscopia, ecc.) e ciò è inaccettabile. Il danno causato ai pazienti, oltre che ai lavoratori, è enorme. Del resto, chi prenderebbe un aereo guidato da un pilota costretto a lavorare per oltre 14 giorni di fila? Un lavoratore della sanità stanco non lavora in sicurezza.
La Direzione dell’ASL VC, con le recenti disposizioni, è riuscita a peggiorare la condizione dei lavoratori e il servizio offerto, tant’è che nell’ultimo incontro con le parti sindacali ha annunciato di risolvere il problema dei ‘riposi degli operanti sanitari’ con la riduzione dei 90 posti letto, previsti dal piano regionale. Chiusura di servizi (si ipotizza anche la possibilità di rinviare esami diagnostici programmati) e riduzioni di posti letto vengono presentati come la soluzione della grave carenza di organici. Tutto ciò è inaccettabile! La normativa sui turni andava applicata dal 2003 ed entro un anno dalla disposizione europea, ma nulla è stato pianificato prima dello scorso novembre. All’ASL’VC’ da giorni è il caos organizzativo: mentre si tenta di ottemperare alla regola delle 11 ore d’intervallo tra i turni, se ne programmano altri, oltre i limiti contrattuali (15-18 turni di reperibilità al posto delle 6 previste da contratto) e oltre limiti fisicamente sopportabili.
L’ultimo incontro avuto con la Direzione sanitaria non ha prodotto soluzione. Come Sindacati, non staremo fermi e percorreremo tutte le vie opportune per tutelare pazienti e operatori. A seguito delle assemblee che si stanno svolgendo in ASL, i lavoratori hanno dato mandato ai rappresentanti sindacali di avviare tutte le iniziative necessarie. Il 15 /12/2015 è stata consegnata al Prefetto della Provincia di Vercelli la richiesta di un incontro urgente tra le parti (organi di vigilanza compresi) da parte della RSU ASL’VC’- CGILFP – UILFPL – CISL PIEMONTE ORIENTALE – CUB VERCELLI VALSESIA. Si è in attesa di convocazione. La salute dei cittadini e degli operatori non può aspettare.
Scarica ilComunicato stampa in formato word e la Nota esplicativa sulla disciplina in materia di orario di lavoro