Comune di Vercelli: ma quale riorganizzazione?
Comunicati stampa 10 febbraio 2016Insoddisfacente per dipendenti e sindacati la riorganizzazione dell’Ente proposta dall’Amministrazione
Le Organizzazioni sindacali CGIL FP, UIL FPL, CISL FP e DICCAP – unitamente alla Rappresentanza Sindacale Unitaria Aziendale – ribadiscono la completa estraneità da ogni supposta condivisione, con l’Amministrazione, della proposta di riorganizzazione del Comune di Vercelli.
Anzi. Le stesse Organizzazioni sindacali continuano a sollecitare l’urgenza di una soluzione dei problemi sollevati da tempo, ritenendo che il ‘piano strutturale’ presentato dall’Amministrazione non possa soddisfare compiutamente le esigenze di rinnovamento organizzativo dell’Ente. Pur trattandosi di una sforzo di elaborazione, non sono condivisibili le analisi e la formulazione del rinnovamento della struttura ipotizzato.
Le OO.SS. e le RSU rivendicano, dunque, la centralità e l’importanza della riorganizzazione dell’Ente comunale: riorganizzazione fondamentale per qualificare il lavoro svolto e, al tempo stesso, i servizi che il Comune fornisce alla collettività. Ma i veri protagonisti del cambiamento dovranno essere i dipendenti: sono loro che vanno coinvolti fattivamente nelle scelte organizzative che si andranno a determinare – e non subirle passivamente.
Le OO.SS. e le RSU dichiarano – inoltre e con forza – che questo rinnovamento debba escludere qualsiasi esternalizzazione di servizi (che spesso, anche in passato, ha comportato una maggiore spesa a fronte di una qualità inferiore) e che dovrà servire, oltre a valorizzare tutte le professionalità presenti nell’Ente, anche a valutare la possibilità di re-internalizzazione di alcuni servizi. Per questi motivi è fondamentale entrare nel merito del “progetto”, verificarne il costo e capire quali possano essere i risparmi da investire, poi, nella incentivazione e riqualificazione del personale.
Quello che si evince dal ‘piano di riorganizzazione proposto dall’Amministrazione comunale è che i dipendenti tutti (comparto e dirigenza) dovranno modificare il loro “modus operandi”, ma deve essere chiaro fin da subito che – a fronte di crescenti responsabilità – dovranno corrispondere adeguamenti di tipo economico ma soprattutto di soddisfazione professionale.
Le OO.SS e le RSU sono pronte a confrontarsi con l’Amministrazione per affrontare le problematiche emerse in materia di riorganizzazione del personale e nel rispetto della normativa contrattuale, auspicando l’avvio di un vero confronto, non meramente informativo, ma piuttosto improntato al dialogo e a una più fattiva collaborazione.