sciopero metalmeccanici 5 novembre 2020
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Cerutti, l’esito dell’incontro con l’amministratore e i curatori fallimentari

Fiom, News

 
Venerdì 19 febbraio le organizzazioni sindacali di Vercelli e di Alessandria hanno avuto un incontro in modalità videoconferenza con l’amministratore del nuovo Gruppo Cerutti, Marco Gandini, e i curatori delle procedure fallimentari Officine Meccaniche Giovanni Cerutti e Cerutti Packaging Equipment (Salvatore Sanzo e Ignazio Arcuri) accompagnati dall’avvocato Riva.

In questo incontro è stato confermato che all’inizio della prossima settimana verrà comunicato alle organizzazioni sindacali il recesso dell’affitto di ramo di azienda che coinvolge i 130 lavoratori nello stabilimento Casale Monferrato della nuova società a marchio Cerutti.

Le motivazioni sono mancanza di affidabilità verso i clienti e passività nell’esercizio di impresa, che potevano essere giustificate solo da una proposta di acquisto vincolante e con cifre congrue al mantenimento dell’attività.

A questo punto, dalla prossima settimana tutti i lavoratori torneranno alla situazione iniziale, quella precedente all’accordo con in mano l’ennesima delusione. Altri sacrifici in nome di quel marchio storico leader nel mercato, ma che sembrerebbe necessitare di un’operazione in discontinuità con il passato perché legato a una dirigenza non adeguata al mondo attuale. Questa forse l’unica soluzione.

Nell’incontro, i curatori hanno proseguito dicendo che vogliono onorare l’accordo e quindi garantire l’incentivo, ma che per farlo è stato necessario fermare le produzioni, che creavano una perdita di esercizio non sostenibile e valutare nuove offerte.

Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, come sindacato abbiamo chiesto la disponibilità ad aprire percorsi di tutela per tutti i lavoratori per un periodo ampio e abbiamo comunicato che avremmo inoltrato domanda di apertura di un tavolo di crisi al Mise, con l’assistenza del Ministero del Lavoro. Sanzo e Arcuri ci hanno confermato la massima disponibilità, confermando però che servirebbe uno
strumento aggiuntivo.

Siamo fermamente convinti che questi lavoratori abbiano ancora molto da offrire al manifatturiero in questo Paese. Come sindacato siamo a chiedere alle istituzioni di fare la loro parte per favorire la costruzione di un tavolo al Mise.

Martedì 23 febbraio, alle ore 9, saranno effettuate le assemblee con i lavoratori, oltre che una conferenza stampa pubblica davanti allo stabilimento di Vercelli, alla quale sono invitati anche il sindaco e tutte le istituzioni del territorio.

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