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Nuovo presidio alla Ifi di Santhià, la Fiom: ‘Bisogna intervenire subito’

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Mercoledì 13 marzo si è svolto un nuovo presidio dei lavoratori della Ifi di Santhià. I dipendenti si sono trovati davanti ai cancelli dello stabilimento. “Abbiamo provato a suonare il campanello, ma sembra che non ci sia nessuno all’interno degli stabilimenti. In teoria oggi l’azienda avrebbe dovuto comunicare le presenze relative alla Cassa Integrazione Straordinaria ai lavoratori, ma ci ha detto che questo avverrà domani (14 marzo)”, spiega Ivan Terranova, segretario Fiom Cgil Vercelli Valsesia.

Terranova prosegue: “Continuiamo ad avere un problema sociale, nessuna erogazione di salario è arrivata ai 110 lavoratori dell’azienda e la situazione sta diventando complicata, si rischiano problemi di ordine pubblico. Abbiamo fatto un presidio davanti ai cancelli per sensibilizzare l’opinione pubblica, le istituzioni e tutta la politica ad intervenire, anche attraverso l’emanazione di decreti, per trovare una soluzione al problema di questi lavoratori, magari uno strumento che possa aiutare anche altre centinaia di lavoratori della nostra provincia che, magari in silenzio, sono nella stessa condizione. Basterebbe raccogliere i dati all’Inps riguardanti le dimissioni per Giusta Causa effettuate negli ultimi mesi nella provincia per mancata erogazione del salario per rendersi conto dell’entità del problema, senza dimenticare i nostri uffici dove ogni giorno passano moltissime persone che subiscono la stessa sorte degli operai della Ifi di Santhià.
Aspettiamo anche una risposta dalla Regione, che in un primo momento si era espressa positivamente sull’avvio di una convenzione di cui però non abbiamo più avuto riscontro. Nei fatti non sappiamo se mai l’azienda ripartirà nonostante le promesse. Tra le altre, un impegno preso sulla richiesta fatta in Regione per l’avvio della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e di costruzione di un polo logistico interno all’azienda, oltre che all’avvio di una nuova attività di smantellamento delle carrozze”.

Il presidio del 13 marzo

Il presidio del 13 marzo

“Il vicesindaco di Santhià, Angela Ariotti, ci ha stimolato a contattare Ansaldo per trovare una soluzione, vista la necessità anche da parte loro di finire la commessa. Ci mettiamo anche a disposizione per valutare insieme ai lavoratori delle soluzioni, purché queste comprendano l’impiego di tutta la forza lavoro, non siamo favorevoli a dividere i lavoratori in serie A e serie B”.

“Pertanto chiediamo che chi di competenza intervenga subito, vista la mancanza di risposte dell’azienda. Facciamo appello al governo e al Mise, presso il quale abbiamo inviato richiesta di apertura di Tavolo di crisi, affinché si trovino delle forme di intervento sociale per tutelare i lavoratori e per tutelare questa attività che da oltre 100 anni è una risorsa importante per il territorio”.

Ivan Terranova parla davanti ai cancelli della Ifi

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