Comunicato stampa FLC CGIL Vercelli Valsesia inizio nuovo anno scolastico
Comunicati stampa 15 settembre 2025L’inizio del nuovo anno scolastico a Vercelli ha visto la presenza di molte sfumature della destra italiana.
Da un lato, la visita istituzionale di rappresentanti del governo e delle amministrazioni locali; dall’altro, la comparsa di giovani appartenenti al gruppo Blocco Studentesco davanti a un liceo cittadino.
È bene precisare che si tratta di due realtà del tutto distinte e non collegate tra loro: ogni tentativo di accomunarle sarebbe profondamente sbagliato.
Come riportato dalla stampa, la Sottosegretaria all’Istruzione e al Merito Paola Frassinetti, accompagnata dalla Vicepresidente della Regione Piemonte Elena Chiorino, dal Consigliere regionale Carlo Riva Vercellotti e dal Presidente della Provincia di Vercelli Davide Gilardino, ha visitato la scuola primaria Bertinetti di Vercelli.
Nel corso della visita sono stati ribaditi i vari progetti ministeriali, tra cui la revisione in senso punitivo dell’esame di maturità e l’espansione della filiera tecnologico–professionale.
Quest’ultima proposta, tuttavia, risuona con particolare criticità in un territorio dove la logistica e il lavoro poco tutelato e sottopagato la fanno da padrona.
Sorprende inoltre l’affermazione secondo cui sarebbero stati potenziati il sostegno e le assunzioni di nuovi docenti: la scuola italiana, e quella vercellese in particolare, continua infatti a reggersi per oltre il 30% su personale precario, docente e non docente, spesso sottopagato, diviso e costretto obbligatoriamente a rincorrere ad abilitazioni e certificazioni a pagamento per poter stabilizzare la propria posizione.
A ciò si aggiungono straordinari e progetti extraorario, necessari per arrivare a fine mese e far fronte al caro vita.
È una scuola che, come rileva anche l’OCSE, fatica sempre più a svolgere il suo ruolo di ascensore sociale.
Nel frattempo, un gruppo di ragazzi del Blocco Studentesco ha organizzato un presidio davanti al liceo scientifico, prendendo di mira i loro coetanei nati in Italia da genitori stranieri, che studiano e crescono a Vercelli.
Questi gesti, oltre a essere ingiustificati, rivelano spesso ignoranza e rabbia verso un futuro incerto, aggravato da dinamiche economiche che colpiscono le nuove generazioni. I piccoli fascisti hanno paura, non sanno come fare di fronte a meccanismi finanziari che li privano del futuro e cercano di rinchiudersi in una loro piccola patria immaginaria.
La CGIL continuerà a tutelare i lavoratori della scuola e a denunciare le criticità di un sistema che ha bisogno di investimenti e stabilità.
Allo stesso tempo, è fondamentale che anche chi ogni giorno lavora in classe faccia sentire la propria voce: se rimane ancora qualche docente disposto a guardare oltre la mera rincorsa a “competenze” e “obiettivi curricolari”, lo invitiamo a dare spazio agli studenti per esprimere il loro disagio e le loro speranze.
Solo ascoltando davvero chi vive la scuola si potrà provare a costruirne una diversa, più giusta e attenta al futuro di tutte e tutti.
La Segreteria provinciale FLC CGIL Vercelli Valsesia