Vercelli e le lotte del primo Novecento
La conquista delle 8 ore 19 agosto 2015Nella storia del lavoro e dunque nella storia delle società moderne la conquista delle 8 ore costituì un passaggio fondamentale: lo sfruttamento del tempo di lavoro di milioni di lavoratori e lavoratrici, prima definito solo dall’interesse del padrone, trovava ora un limite invalicabile e costringeva proprietari e imprenditori, oltre che a modernizzare i processi di lavoro per contenere i costi, a ridefinire i limiti del proprio potere. Sul piano politico rappresentò uno straordinario successo per le organizzazioni politiche e sindacali che avevano sostenuto questa lunga e dura battaglia.
Ma quella conquista fu qualcosa di più; fu l’affermazione di qualcosa insieme concretissimo e simbolico. Fu l’affermazione di un diritto primario per i lavoratori: con il riconoscimento di questo diritto essi entravano nella storia della contemporaneità, come soggetti a cui veniva riconosciuto un diritto fondamentale di cittadinanza sociale, di appartenenza ad una collettività. La conquista restituiva ai lavoratori uno spazio di vita, uno spazio per sé, che li toglieva dalla subaltemità necessitata in cui erano vissuti. La conquista delle otto ore fu dunque uno scarto della storia, un passaggio che , senza esagerazioni, finiva per ridisegnare i contomi delle società del
mondo occidentale.
La conquista in Italia venne sancita per legge nel 1919, ma pochi sanno che questo obiettivo venne raggiunto a Vercelli e nel circondario per via contrattuale già nel 1907.
Testi di Claudio Della Valle
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