Lo scorso maggio, CGIL, CISL e UIL hanno siglato con Anci un protocollo d’intesa per affrontare le problematiche dell’amianto nel territorio piemontese.

A 23 anni dalla sua messa al bando, l’amianto rappresenta ancora un problema perché largamente  diffuso e causa di morte tra ex lavoratori e cittadini.

In Piemonte, l’ARPA ha individuato 87mila siti contenenti amato e il 70% di questi risulta contaminato dal materiale killer. La stima in Italia delle vittime per neoplasie è stimata in 4mila decessi e il Piemonte ha un primato negativo, con l’apporto decisivo dell’Eternit che ha causato il 18% di decessi sul totale nazionale (2849 casi di soli mesoteliomi).

Di questi siti, solo una minima parte è stata bonificata.

È necessario un intervento massiccio per sollevare dal problema il territorio nazionale e quello piemontese in modo particolare, e per questo CGIL, CISL e UIL e ANCI Piemonte hanno sottoscritto un protocollo d’intesa che chiede al Governo l’immediata applicazione del Piano Nazionale Amianto che prevede interventi di bonifiche e di tutela sanitaria e sociale. E inoltre, lo stesso protocollo, richiede alla Regione Piemonte di deliberare il Piano 2015/20120 già annunciato, dove trovi luogo il programma di produzione e contrasto ambientale ottenuto attraverso interventi sulle misure di bonifica e di prevenzione anche nei luoghi di lavoro.

Per sapere di più: www.cgilpiemonte.it