Per sconfiggere ogni tipo di discriminazione: il 24 febbraio partiamo dalla scuola
FLC, News 14 febbraio 2018La Cgil Vercelli Valsesia organizza un incontro per raccontare le esperienze di integrazione vissute quotidianamente nelle scuole del vercellese. Protagonisti gli allievi degli Istituti comprensivi Ferrari, Ferraris, Lanino e Rosa Stampa. L’iniziativa è patrocinata da Comune e Provincia di Vercelli, oltre che dall’Ufficio scolastico provinciale.
L’appuntamento è per sabato 24 febbraio nella Cripta di Sant’Andrea a Vercelli, dalle 10 alle 12,30. Parteciperanno i rappresentanti di diversi Paesi (Macedonia, Romania, Polonia, Albania, Togo e Marocco), che racconteranno la loro esperienza nella giornata per l’integrazione. Prenderanno parte a “Un Italia dai mille colori. Partiamo dalla Scuola” anche Maura Forte (sindaco di Vercelli), Carlo Riva Vercellotti (presidente della Provincia di Vercelli), un delegato dell’Ufficio Scolastico Provinciale e Claudio Stacchini (Cgil Piemonte). A condurre le interviste, uno dei redattori del periodico “The new(s) school”.
La mattinata è stata organizzata anche per riflettere sul dibattito riguardante lo Ius Soli.
Luca Quagliotti, segretario generale della Cgil vercellese, presenta così l’iniziativa: “Come sappiamo la Legge sullo Ius Soli non è stata approvata per l’incapacità della politica di prendere atto di una semplice verità: chi nasce in Italia è un italiano. Oltre al buon senso, e alla logica, si può comprendere questo semplice dato di fatto da ciò che accade nelle nostre scuole, tutti i giorni. A nessun bambino verrebbe in mente di discriminare un suo coetaneo solo per il colore della pelle. I bambini nati in Italia parlano italiano, spesso con le cadenze del luogo in cui sono cresciuti, e sono considerati italiani dai loro compagni di scuola. Sono gli adulti quelli che alzano steccati e trovano motivi per differenziare e discriminare i bambini nati in Italia da genitori stranieri.
Partendo da questa semplice constatazione, abbiamo chiesto alle scuole del vercellese di raccontare le loro esperienze e la loro vita quotidiana. E l’adesione è stata semplicemente entusiasta“.