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A Vercelli insegnanti precari senza stipendio

Comunicati stampa

Decine di supplenti delle scuole vercellesi sono in attesa di ricevere lo stipendio a due mesi dall’inizio scolastico. La FLC CGIL denuncia la situazione.

Le tempistiche si preannunciano lunghe e le stesse segreterie scolastiche non sono nelle condizioni di fare previsioni certe su quando arriveranno i soldi. È questa la situazione in cui si trovano molti supplenti delle scuole della provincia di Vercelli.

I problemi sono gli stessi degli scorsi anni, se non addirittura accentuati. Le scuole del territorio, come verificato dalla FLC CGIL, hanno regolarmente stipulato i contratti dei supplenti e li hanno caricati a sistema ma, causa i soliti e persistenti problemi nell’inoltro telematico e nella ricezione – ovvero elementi della procedura SIDI – i ritardi si susseguono e sono all’ordine del giorno.

A differenza degli anni passati però, sono le scuole a dover trasmettere correttamente i contratti (la procedura dei pagamenti è stata interamente centralizzata ed è il Ministero a pagare direttamente i supplenti) e quindi non ci sono più dubbi: la responsabilità dei ritardi – finora scaricata sulle istituzioni scolastiche – è invece solo dell’amministrazione centrale. È il Ministero infatti a essere direttamente responsabile dei malfunzionamenti delle piattaforme informatiche e, soprattutto, del mancato stanziamento dei fondi per effettuare i pagamenti.

«Non è ammissibile che i docenti e gli ATA (Amministrativi Tecnici Ausiliari) lavorino senza ricevere lo stipendio. Non è accettabile che le lavoratrici e i lavoratori precari della nostra provincia lavorino senza essere pagati e, cosa ancora più grave, senza nemmeno sapere quando lo saranno!», sostiene Claudio Canato, segretario generale della FLC CGIL Vercelli Valsesia.

Le scuole segnalano che i loro adempimenti amministrativi sono da tempo ultimati e che i contratti sono stati regolarmente sottoscritti e vistati. I problemi, dunque, riguardano il sistema informatico che non funziona correttamente e l’amministrazione centrale che non stanzia i fondi per il pagamento. Sarebbe questa la “Buona scuola” di Renzi? Fare lavorare i docenti e gli ATA senza pagarli?! Al momento sono decine i supplenti in attesa dello stipendio. In molti di questi casi non si tratta neppure di supplenze brevi, ma annuali. Se il governo Renzi è tanto bravo a elargire bonus (salvo poi non spiegare come potere spendere questi soldi, si vedano ad esempio i 500 euro dati ai docenti a tempo indeterminato per l’auto-formazione) come mai non lo è altrettanto nel pagare gli stipendi? Questi vergognosi ritardi ricadono sui docenti e sugli ATA precari che stanno ancora aspettando lo stipendio di settembre!

Come FLC CGIL non tralasceremo nessuna iniziativa a tutela dei lavoratori e, in assenza di riscontri immediati da parte dell’amministrazione, interverremo con denunce pubbliche, diffide e decreti ingiuntivi: è infatti inaccettabile bloccare la corresponsione di quanto dovuto a fronte di un lavoro da tempo prestato.

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