Concessionarie Autostradali e Decreto Correttivo Codice Appalti 3.500 i posti di lavoro a rischio a livello nazionale, oltre il 50% dei quali solo in Piemonte
Comunicati stampa 29 aprile 2017CGIL FILLEA – FILCA CISL – FENEAL UIL
Nota stampa
Concessionarie Autostradali e Decreto Correttivo Codice Appalti
3.500 i posti di lavoro a rischio a livello nazionale, oltre il 50% dei quali solo in Piemonte
Nella Provincia vercellese sono a rischio 50 posti di lavoro ma le provincie più colpite potrebbero essere anche Alessandria, Asti, Cuneo e Torino dove sono allocate le tantissime Aziende interessate dal Decreto correttivo del Codice degli Appalti.
Grandissima, la preoccupazione e la rabbia espresse, unitariamente, da tutto il Sindacato Edile Piemontese.
Soltanto qualche settimana fa CGIL FILLEA – FILCA CISL – FENEAL UIL avevano lanciato l’allarme esprimendo, pubblicamente e a mezzo stampa, grande preoccupazione per le forti pressioni che le lobby stavano esercitando su Palazzo Chigi, affinché venissero modificate le parti qualificanti
del Decreto Correttivo al Codice Appalti.
“Oggi, quanto accaduto sul Decreto dimostra che i nostri sospetti non erano infondati – affermano i Sindacati. Il testo definitivo del Decreto è infatti un disastro, colpisce fortemente e contemporaneamente l’anticorruzione e i lavoratori delle Concessionarie Autostradali. E anche per questo allarme inascoltato siamoparecchio arrabbiati.
Purtroppo i fatti ci hanno dato ragione e la verità è venuta a galla: dal Decreto correttivo al Codice Appalti sono sparite le garanzie per i lavoratori delle concessionarie Autostradali che adesso rischiano il posto di lavoro.
Fatto ancor più grave! Con un colpo di mano che nessuno si vuole intestare, viene colpita e fortemente limitata l’azione di ANAC, ovvero viene colpita e fortemente indebolita l’anticorruzione.
Sia chiaro, noi non c’è ne staremo buoni! A livello nazionale chiederemo un incontro urgente al ministero dei Trasporti per capire come intendono affrontare il grave problema occupazionale che rischia di venirsi a creare e chiederemo altresì nuovi Tavoli Nazionali alle Holding Autostradali con l’obbiettivo di chiarire come intendono procedere per salvaguardare i livelli occupazionali.
Purtroppo la normativa in questione, oltre a indebolire l’anticorruzione e a far pagare pesanti conseguenze ai lavoratori, sicuramente inciderà sulla qualità e la sicurezza delle autostrade italiane.
Non saremo disponibili ad accettare che le Concessionarie utilizzino questa normativa come alibi per tagliare gli organici”.