Blocco di eventuali flessibilità e straordinari, per arrivare allo sciopero delle maestranze radunate davanti ai cancelli se non ci saranno risposte accettabili da parte dell’azienda. E’ stato di agitazione al Lanificio Comero di Gattinara, proclamato dopo le numerose assemblee di questi giorni. Motivo della vertenza, la disdetta formale e unilaterale dell’Accordo integrativo aziendale presentata alle Organizzazioni sindacali territoriali nei primi giorni di settembre; in questo modo il Lanificio, storico marchio tessile della Bassa Valsesia, ha disatteso un accordo in vigore dal 2001.

La disdetta del Contratto Integrativo per i lavoratori e le lavoratrici di Comero, tradotto in denaro, significa una perdita secca di salario di circa 1.700 euro all’anno per ogni dipendente. Inoltre sia l’azienda che Confindustria Vercelli, dopo un mese, non hanno ancora dato risposta alla richiesta di un incontro avanzata dalle Organizzazioni sindacali.

Ad aggravare la situazione, a settembre l’azienda ha licenziato due lavoratrici impegnate nell’ufficio commerciale estero motivando il licenziamento con la soppressione di quel carico di lavoro che, invece, verrà spalmato sui colleghi che rimarranno in forza a quell’ufficio.

In ragione delle gravi mancanze aziendali, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec hanno proclamato lo stato d’agitazione dei dipendenti del Lanificio.

Il comunicato stampa