In merito all’incontro “Confronto su temi sociali e comunicazione” – Comunicato stampa CGIL

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COMUNICATO STAMPA

 
L’incontro del 25 febbraio al Teatro Civico di Vercelli, dedicato al “Confronto su temi sociali e comunicazione”, avrebbe potuto essere un’occasione di confronto e di crescita per gli alunni degli Istituti Scolastici cittadini.

Gli organizzatori, ovvero l’Amministrazione Comunale e segnatamente l’Assessorato alle Politiche Sociali e l’Assessorato all’Istruzione, hanno invece clamorosamente fallito.

Un solo interlocutore è sempre pericoloso, si corre il rischio di veicolare un pensiero unico. 

Come in effetti è successo.

Don Ambrogio Mazzai ha colto al volo l’opportunità di esprimere il peggio delle posizioni conservatrici di un certo pensiero cattolico.

Nel rispondere alle domande di alcuni alunni presenti in sala, si è scagliato contro le coppie omosessuali, le adozioni per coppie omogenitoriali e, per non farci mancare nulla, contro l’interruzione di gravidanza e il divorzio.

Non poteva poi essere tralasciato l’aspetto suprematista e quindi ecco una dichiarazione di superiorità della religione cattolica rispetto alle altre.

Ci si chiede che cosa abbia a che fare tutto ciò con il tema ben più complesso della comunicazione e dell’uso dei social media.

Ci si chiede se l’Amministrazione Comunale sapeva che questo sarebbe stato il tono della prolusione di don Mazzai e perché non abbia previsto un’interlocuzione con un altro opinionista.

Forse i nostri assessori hanno voluto accodarsi alle politiche dell’attuale governo e del ministro Valditara, che vedono nella scuola uno strumento di controllo e indottrinamento di bambini e adolescenti.

Vogliamo pensare che gli Istituti scolastici che hanno promosso la partecipazione dei loro alunni l’abbiano fatto in buona fede e senza essere al corrente di ciò che sarebbe stato detto durante l’evento.

Se così non fosse, perché mai rendere obbligatoria la partecipazione per le classi designate?

La libertà d’insegnamento, sancita dalla Costituzione, seppur temperata dalla logica mercantilista dei famigerati Piani Triennali dell’Offerta Formativa, dov’è finita?

Bene hanno fatto quei genitori che, appoggiati da ArciGay, hanno inviato una lettera di protesta. Hanno dimostrato di avere a cuore il rispetto e l’inclusione. Due principi che dovrebbero permeare ogni azione della scuola o che la riguarda.

Dispiace registrare il silenzio totale da parte del corpo docente ormai solito, per abitudine o amore di una malintesa tranquillità, ad obbedire e tacere.  
 
 
Per informazioni, Alessandro Triggianese, CGIL Vercelli Valsesia, cell. 347 3338620

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