La risaia come la fabbrica
Storia della conquista delle 8 ore 20 agosto 2015Se si guarda all’insieme, alla terra, ai mezzi impiegati, ai metodi di lavoro si scopre un sistema di produzione che per ogni operazione organizza e sfrutta ogni minuto del tempo di lavoro di una massa resa flessibile e adattabile alle esigenze della produzione. Se facciamo il confronto con la fabbrica, che almeno in Italia, e in particolare nel vicino Biellese, dalla seconda metà dell’Ottocento sta sperimentando nuove strutture e modelli organizzativi possiamo dire che nell’area della risaia la rivoluzione capitalistica è già avvenuta e trova un limite solo nel ciclo delle stagioni.
E’ il ciclo della natura che impedisce che si arrivi alla totale saturazione dello sfruttamento del lavoro; nello stesso tempo proprio questa rigidità del ciclo diventa uno stimolo per l’imprenditore agricolo a sfruttare al massimo la forza lavoro quando essa viene impiegata. Ma a loro volta lo sfruttamento esasperato e la rigidità con cui il lavoro viene impiegato, saranno gli elementi alla base della protesta sociale quando uno scarto culturale farà percepire alla mass a dei braccianti, degli operai, delle mondine l’insopportabile ingiustizia della loro condizione.
Testo di Claudio Della Valle