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Scuola, lettera aperta: il punto di equilibrio è la comunità educante

FLC, News

 
Come nel resto del Paese, anche le istituzioni scolastiche della nostra provincia si trovano a fronteggiare una situazione difficile per il perdurare della pandemia e per i ritardi del piano vaccinale.

Tutti coloro che sono impegnati a scuola vorrebbero poter lavorare diversamente, assicurando agli alunni tutte le garanzie della didattica in presenza, il che oggi, purtroppo, non è possibile.

Le istituzioni scolastiche autonome tutte, dal dirigente scolastico, ai docenti, al personale di segreteria, agli assistenti tecnici e ai collaboratori scolastici, stanno usando tutte le modalità a loro disposizione – inclusione, didattica integrata e delibere degli organi collegiali – affinché la comunità educante possa continuare a svolgere il suo compito, assicurando la didattica a distanza a tutti e quella in presenza a che ne ha diritto.

La scuola è e rimane ambiente educativo di apprendimento; proprio per questo si avvale di specifici metodi didattici che sono e debbono rimanere competenza del dirigente scolastico e del collegio dei docenti.

La scuola deve educare e istruire, non fornire una semplice assistenza, ed è anche per rispondere a questi legittimi bisogni che gli insegnanti si sono formati, già a partire da un anno fa, dapprima in modo spontaneo per far fronte all’emergenza, poi in modo strutturale, per rispondere alle esigenze rese obbligatorie dal perdurare della situazione sanitaria in continua evoluzione, ma ancora lontana da una risoluzione.

Le organizzazioni sindacali confederali sono sempre state coscienti delle difficoltà delle famiglie di fronte a una sospensione delle attività didattiche, per questo hanno insistito perché il governo ripristinasse i congedi parentali Covid e i bonus baby sitter; il nuovo governo ha dimostrato di aver recepito le istanze, tanto che il decreto Sostegni va proprio in quella direzione.

Le organizzazioni sindacali confederali del comparto scuola credono fortemente che le istituzioni scolastiche non debbano essere terreno di conquista di interessi estranei alla scuola e ritengono che, in questo momento, siano da evitare le fughe in avanti e le pressioni
indebite sulle scuole, rischiando un’invasione di spazi che restano di esclusiva competenza di queste ultime.

Ora più che mai gli enti locali e le famiglie dovrebbero essere impegnati all’interno della comunità educante, nel rispetto dei ruoli e delle competenze, affinché possa pienamente realizzarsi il processo educativo dei nostri giovani, nel rispetto dei principi di salute,
sicurezza, professionalità, tutele e condivisione.

Flc Cgil Vercelli e Valsesia, Claudio Canato
Cisl Scuola Piemonte Orientale, Elisabetta Ronco
Uil Scuola Vercelli e Biella, Gianni Troiano

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