Vertenza Cerutti, aggiornamento sindacale unitario
Fiom, News 10 marzo 2020Il 6 marzo nello stabilimento Cerutti di Vercelli si è tenuto un incontro tra la proprietà dell’azienda e le organizzazioni sindacali.
La riunione, che era stata richiesta per avere chiarezza rispetto alle prospettive aziendali ed alla situazione occupazionale ha portato ad avere un quadro della situazione più ampio, trasparente e delineato.
L’azienda ha spiegato che la trattativa con due potenziali soci che si uniranno alla famiglia Cerutti è nella fase definitiva e dovrebbe concretizzarsi tra l’inizio di aprile e la metà di maggio con un affitto di ramo d’azienda di 7 mesi circa finalizzato successivamente alla nascita di una nuova società con l’intenzione di rilanciare il nome Cerutti nel mercato, il tutto grazie a investimenti di importante entità che dovrebbero portare a produrre dalle 15 alle 17 macchine anno.
La sede produttiva sarà lo stabilimento di Vercelli, mentre nel sito di Casale Monferrato rimarranno gli uffici tecnici, l’amministrazione e la parte commerciale, almeno in una prima fase poi verrà valutato se spostare anche questi per un efficientamento migliore della nuova azienda. La parte produttiva e di conseguenza il personale interessato verrà, in tempi relativamente brevi (entro la meta di aprile) trasferito nello stabilimento di Vercelli.
La messa in atto delle operazioni che porteranno alla creazione della nuova azienda comporteranno un esubero di personale di circa 130 dipendenti tra i due siti di Casale Monferrato e Vercelli dichiarati.
In questo periodo transitorio che durerà fino all’affitto del ramo d’azienda le rotazioni rimarranno simili a quelle attuali e quindi eque all’interno dei reparti\uffici.
Per quanto riguarda le retribuzioni l’azienda si è data disponibile a continuare con il meccanismo attuale che prevede versamenti settimanali a chi ha ancora spettanze riguardanti il periodo post richiesta di concordato.
A fronte di queste dichiarazioni è stato immediatamente richiesto da parte nostra e l’azienda ha accettato di aprire nel più breve tempo possibile un tavolo di confronto finalizzato alla migliore gestione del percorso, come sindacato abbiamo ribadito che non staremo a guardare ma che bensì in ogni fase eserciteremo il nostro ruolo per fare in modo che tale processo non si trasformi in una piaga sociale che per il casalese si trasformerebbe nella perdita a breve di una realtà industriale storica in un territorio già di suo indebolito dalle crisi pesanti che lo hanno interessato, certi che la serietà e il rispetto che ha contraddistinto i rapporti sindacali tra le parti ci porteranno a gestire nel miglior modo questa delicata e drammatica situazione.
Trovare una nuova occupazione nelle province di Vercelli e di Casale è diventata un’impresa ardua, i dati delle produzioni manifatturiere dell’ultimo trimestre 2019 ne sono la conferma, questo sarà un ulteriore motivo per limitare e gestire, con ogni soluzione possibile, il contraccolpo occupazionale e avere sempre maggiori garanzie rispetto ad un piano industriale che possa essere serio e concreto.
Le RSU rimangono disponibili per ogni ulteriore chiarimento e passeranno giornalmente in stabilimento.
Le RSU
Le segreterie Territoriali di Vercelli e Alessandria
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