Vertenza Polioli, ennesima involuzione per l’occupazione e i diritti dei lavoratori
FILCTEM, News 9 agosto 2018Nei giorni scorsi è stata definita l’intesa della vertenza Polioli, la sottoscrizione dell’accordo non porta però un gran sollievo e chi ha mostrato soddisfazione per l’intesa raggiunta forse difetta nel comprendere quanto l’intera vicenda sia elemento di ulteriore frustrazione tra i lavoratori.
L’intera operazione che nulla ha d’innovativo, se non la perdita occupazionale e di diritti dei lavoratori, non porta con sé neppure un vero piano industriale. Siamo di fronte all’ennesima involuzione. Il fatto d’aver salvato una parte della forza lavoro è certo un dato importante, ma il prezzo pagato e il metodo attuato sono precursori di scenari non rasserenanti. L’intesa collettiva e le conseguenti pattuizioni individuali rivestono solo ed esclusivamente un compito asseverativo delle volontà padronali: ed è questo uno fra i tanti motivi per cui non abbiamo condiviso l’intesa.
Se questo precedente si replicherà in altre occasioni, diventa spontaneo preoccuparsi per quanti programmati avvicendamenti societari assisteremo. In particolare, emerge la portata del processo di deindustrializzazione che colpisce aree sempre più vaste del nostro Paese. La situazione stagnante e regressiva delle economie generate dal lavoro reale (occupazione e salari in primis) sono tali da imporre un progetto innovativo, una politica industriale che consenta una crescita, basata su modelli di sviluppo sostenibile tanto a livello economico, quanto sociale e ambientale. Quanto perpetrato in Polioli non ha nulla di tutto questo.
Quanto accaduto è invece una vecchia ricetta che ben rappresenta il fallimento sociale e politico di un territorio e del nostro Paese.