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Produzione interrotta alla Cerutti

Fiom, News

 
Lunedì 15 febbraio le organizzazioni sindacali sono state contattate con urgenza per partecipare a una riunione in modalità call conference per conto dell’amministrazione del nuovo Gruppo Cerutti e dei curatori fallimentari. Nella riunione è stato comunicato ai sindacati che, a far data il giorno successivo, tutti i lavoratori della nuova società sarebbero stati posti in cassa integrazione.
Alla richiesta di spiegazione ci è stato riferito che l’azienda produce perdite di esercizio troppo rilevanti e che, essendo stata aperta una procedura di asta della stessa società per la quale nessuna offerta vincolante era stata presentata, le manifestazioni di interesse non erano sufficienti a garantire la continuazione delle produzioni.

Come sindacato dei lavoratori questa notizia ci ha amareggiato, in quanto nei precedenti incontri con la direzione aziendale ci era stato presentato un piano che stava andando avanti, seppur a rilento, ma che sostanzialmente non avrebbe avuto problemi e che addirittura avrebbe necessitato di aumento del personale per sopperire ai picchi produttivi.

A giugno si era siglato un accordo, garantito da un piano industriale, con undici commesse assicurate o comunque accompagnate da affidi. La domanda che sorge spontanea è: cosa è successo? Durante le assemblee abbiamo visto lo stato di avanzamento di un macchinario molto grosso, sul quale i lavoratori dicono che in pochi giorni sarebbe stato pronto per essere inviato al cliente; nonostante questo, a commessa quasi finita, si è deciso di fermare ogni attività.

Abbiamo chiesto risposte, ma al momento siamo stati rinviati a un esame congiunto che sarà fatto appena verrà notificato l’Ex Art 47 con conseguente cessazione di affitto di ramo di azienda, che nei fatti congelerà la situazione degli oltre 130 dipendenti in attesa di un’offerta concreta. In caso contrario, le sorti dei lavoratori sono incerte come quelle degli oltre 160 lavoratori dello stabilimento di OMG Cerutti di Vercelli, per i quali gli ammortizzatori sociali scadranno nel mese di marzo e per i quali ci sarà un incontro con i curatori nella giornata di venerdì, in cui capiremo le volontà della procedura di fallimento.

Nei prossimi giorni verrà effettuato un presidio permanente presso i cancelli della nuova società Cerutti, simbolo di un accordo con i lavoratori che doveva costituire un percorso di ricostruzione della storica società.

Prenderemo contatti con i sindaci e i prefetti delle città di Casale Monferrato e Vercelli, la Regione Piemonte il Mise. Come sindacato abbiamo fatto tutto quello che la normativa poteva permettere e continueremo con le iniziative di sensibilizzazione. Ci aspettiamo che le istituzioni sopracitate intervengano per evitare questa tragedia.

Il presidio fuori dallo stabilimento di Casale Monferrato

Il presidio fuori dallo stabilimento di Casale Monferrato

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