Presentata la Carta dei Diritti Universali del Lavoro. Obiettivo 2,5 milioni di firme
News 5 febbraio 2016Un nuovo Statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, subordinati e autonomi. Si tratta della Carta dei Diritti Universali del Lavoro, proposta dalla CGIL per innovare gli strumenti contrattuali preservando i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti ed estesi a tutti. Dal compenso equo e proporzionato alla libertà di espressione, dal diritto alla sicurezza al diritto al riposo, ma anche alle pari opportunità e alla formazione permanente, un aggiornamento costante di saperi e competenze.
La Carta dei Diritti è stata presentata in conferenza stampa dalla CGIL Vercelli Valsesia, per illustrare le prossime iniziative sul territorio a riguardo. A partire dai prossimi giorni infatti la Carta sarà al centro delle assemblee nei luoghi di lavoro e dei pensionati in tutta Italia, per la consultazione straordinaria delle iscritte e degli iscritti al sindacato. Per questo la Camera del Lavoro vercellese organizzerà numerose Assemblee territoriali aperte a tutte le iscritte e gli iscritti.
– Il calendario prevede Assemblee in tutti i posti di lavoro e anche aperte a tutti (lavoratori, cittadini, pensionati), che si terranno nella sede di via Stara 2 a Vercelli tutti i mercoledì dal 10 febbraio al 16 marzo con due orari di partecipazione, dalle 11 alle 12 e dalle 17 alle 19. Prevista un’Assemblea anche venerdì 26 febbraio dalle 18 alle 19 per permettere ai lavoratori che svolgono attività lavorative fuori dalla città di Vercelli per lunghi periodi di poter partecipare alle consultazioni.
– Anche per la zona di Borgosesia sono previste 2 assemblee: giovedì 25 febbraio e giovedì 3 marzo dalle 17 alle 19 al salone dell’Istituto Storico della Resistenza di Varallo. I responsabili sono inoltre al lavoro per trovare una soluzione logistica per convocare altre due assemblee, visto che la sede borgosesiasa è in ristrutturazione.
L’obiettivo di tutto questo è far diventare la Carta una legge d’iniziativa popolare, consultando tutti gli iscritti che hanno votato all’ultimo Congresso della CGIL e raccogliere almeno la metà del loro consenso, 2 milioni e 500mila firme in tutto il Paese.