Nessun licenziamento alla Cerutti, ma un nuovo piano industriale
Fiom, News 17 giugno 2017Si sono concluse le assemblee con i lavoratori della ditta Cerutti negli stabilimenti di Vercelli e di Casale. Le segreterie territoriali e le RSU FIOM CGIL FIM CISL e UILM UIL hanno messo al corrente tutti i lavoratori di quando emerso durante l’incontro con l’azienda nei giorni scorsi.
L’azienda ha informato di aver portato a termine tutte gli obblighi previsti dal concordato e, pertanto, che sia ragionevole pensare che entro la fine del mese – massimo inizio luglio – la procedura dovrebbe essere eseguita anche se l’ultima parola spetta al giudice concordatario in base alla relazione dei revisori dei conti. Quindi ha informato le OOSS che si apre una fase nuova.
Sicuramente i prossimi 3 anni saranno in salita, ma conferma un piano industriale siglato con due grossi fornitori che va a coprire il periodo da inizio 2017 a fine 2020: anno in cui la Cerutti festeggerà il suo centenario. Anche le banche hanno dato fiducia a quanto proposto da G. Cerutti in quanto hanno aperto una linea di credito di 6 milioni di euro per creare un volano a sostegno degli ordini già in cantiere. “Nessuno licenziamento” ha garantito G. Cerutti e l’azienda userà ogni strumento a sua disposizione per garantire la promessa.
In più, sono previste ben 25 macchine: al momento, per il 2017, 10 saranno fatturate per giugno e ulteriori 13 sono già in ordine. Se questo è il trend “ci aspettiamo che poco per volta la nostra richiesta di investire per riuscire a saturare i volumi produttivi, potrebbe iniziare a dare i primi segni”, afferma Ivan Terranova, segretario generale della FIOM Cgil Vercelli Valsesia. E aggiunge: “Sicuramente è troppo presto per cantare vittoria, ma vedremo nei prossimi mesi se quanto annunciato diventerà realtà”.
Terranova aggiunge che “siamo comunque a ricordare che da anni sollecitiamo perché nell’azienda ci siano investimenti: il reparto macchine necessita di interventi seri e soprattutto rimane aperta una questione che lo stesso Dott. Cerutti non nasconde. Ovvero: quale sarà il futuro per il reparto Assemblaggio di Casale? Al momento nulla cambierà, tuttavia ci conferma che è in atto una valutazione per spostare il reparto a Vercelli e se questo sarà il contesto, ovviamente il sindacato, anche su mandato dei lavoratori, aprirà una discussione. Se il futuro è ottimizzare per rilanciare l’occupazione e il futuro dell’azienda, le parti saranno disponibili a trovare delle soluzioni, ma se non sarà così, lo scenario futuro cambia”, conclude Terranova.
L’obiettivo resta quello di far capire all’azienda che se i volumi sono quelli dichiarati lo spazio per gli investimenti e per la piena l’occupazione ci sono. Pertanto, nei prossimi giorni, le OOSS daranno concretezza a una serie di richieste esposte dai lavoratori all’azienda, tramite l’RSU interna.