Carisio, presidio davanti ai cancelli della Sacal
Fiom, News 30 marzo 2018Trauma cranico e al pneumotorace. E’ la diagnosi comunicata dai medici all’operaio quarantenne che martedì scorso 27 marzo è caduto da una scala compiendo un volo di almeno tre metri all’interno dello stabilimento della Sacal, fonderia di alluminio di Carisio.
A questa prima diagnosi si aggiunge apprensione per gli altri accertamenti in corso che potrebbero rivelare una seria frattura delle vertebre.
Per questo la Fiom Cgil ha manifestato per due ore davanti ai cancelli della Sacal al fine di sensibilizzare azienda e opinione pubblica sull’importanza della sicurezza nei luoghi di lavoro, e per esprimere solidarietà nei confronti del lavoratore infortunato.
“Nel settore metalmeccanico non si fa abbastanza per garantire la sicurezza: lo dimostrano i numerosi infortuni capitati negli ultimi mesi nel settore. Il comparto ha subito più di altri la crisi degli ultimi anni e, anche per problemi di budget, in molti luoghi di lavoro non si fanno più investimenti per per garantire la sicurezza dei lavoratori”, commenta Ivan Terranova, segretario generale della Fiom Cgil Vercelli Valsesia.
Prosegue Alex Villarboito, Rappresentante della Sicurezza (Rls) e Sindacale (Rsu) per la Fiom Cgil in Sacal: “L’azienda interviene con misure palliative ogni volta che si verificavano problemi ma, di fatto, la sicurezza non è garantita. Basti pensare che lavoriamo in spazi privi di pavimentazione e spostandoci con il muletto trasportatore non è raro ribaltarsi. A me, ad esempio, è già successo”.
La Fiom Cgil si è messa a piena disposizione della famiglia e del lavoratore coinvolto nell’infortunio per gestire ogni adempimento burocratico che faccia chiarezza sulla vicenda e per offrire la necessaria assistenza legale al fine di ricostruire le dinamiche dell’incidente.