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Enel E-Distribuzione abbandona il territorio vercellese e lascia la Valsesia “al buio”

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Proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti Enel di E-Distribuzione in tutta Italia. Nel vercellese, Enel “declassa” il territorio provinciale con preoccupanti risvolti occupazionali e di mantenimento del servizio elettrico, dopo la chiusura delle sedi di Varallo, Borgosesia, Gattinara, Trino, Santhià, Livorno Ferraris, della centrale termoelettrica di Leri a Trino e del Punto Enel (Area Mercato) a Vercelli.

La Valsesia, territorio montano e dunque notoriamente disagiato, corre il rischio di rimanere “al buio”, sia in termini di servizio elettrico che di occupazione. Il progetto di riorganizzazione nazionale di E-Distribuzione al quale Enel intende mettere mano a livello nazionale, e per il quale Filctem Cgil, Cisl Reti e Uiltec hanno proclamato uno stato di agitazione che comincerà a partire dal 3 settembre, potrebbe infatti avere serie ripercussioni sul territorio vercellese.

La riorganizzazione, a livello provinciale, prevede l’accorpamento delle zone di Vercelli e Biella con quelle di Novara e Verbania e delle Unità operative di Novara con Vercelli e di Borgomanero con Serravalle Sesia, rivedendone i confini territoriali. Un accorpamento che mette insieme territori provinciali differenti e che declassa l’Unità operativa di Vercelli, riducendone a regime il personale: ciò creerà seri disservizi ai circa 50mila clienti Enel dell’area vercellese e ai circa 50mila di quella valsesiana.

Degli oltre 200 dipendenti che tempo fa lavoravano in azienda, oggi ne restano poco meno di un terzo e i rimanenti rischiano non solo di essere trasferiti in altra sede operativa, ma anche un ridimensionamento in favore della sede operativa di Novara, che diventerà nei fatti la realtà egemone del quadrante orientale del Piemonte.

L’abbandono di Enel del territorio vercellese significa ridurre gli operai/tecnici in caso di reperibilità e quindi la possibilità di disservizi anche importanti per l’utenza/clientela, insostenibili carichi di lavoro per chi rimane e l’azzeramento di nuove possibilità di assunzioni nel territorio vercellese.

La situazione provinciale si ripete nel piano di riorganizzazione proposto da Enel per tutta Italia ed è per contrastare un proposta così scellerata che Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato, a livello nazionale, uno stato di agitazione a partire dal 3 settembre che prevede il blocco degli straordinari, dello spostamento d’orario e delle ore di viaggio eccedenti il normale orario di lavoro. Prevista poi una manifestazione di tutte le lavoratrici e dei lavoratori di Enel E-Distribuzione a Roma.

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