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Sciopero di solidarietà alla Flenco Fluid di Trino

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FiomDopo aver disatteso l’accordo tra Azienda e Sindacati che prevedeva percorsi di mobilità e ricollocamento del personale in Cassa integrazione, i dipendenti della Flenco Fuid si mobilitano in solidarietà alle 4 lavoratrici licenziate ad Avigliana.

La Flenco Fluid System s.r.l. – azienda attualmente in Concordato Preventivo e che opera nella produzione e commercializzazione di impianti industriali con un centinaio di dipendenti distribuiti nei tre siti di Avigliana (dove l’azienda ha sede legale), Trino Vercellese e Calenzano (FI) – ha licenziato unilateralmente, la scorsa settimana, quattro lavoratrici della sede di Avigliana (che ha una cinquantina i dipendenti). Il licenziamento è avvenuto senza attivare alcuno strumento alternativo tra quelli sottoscritti con il Sindacato al Ministero del Lavoro, nell’ambito di un piano di riorganizzazione che ha consentito sino a oggi di usufruire di un anno e mezzo di Cassa Integrazione Straordinaria.

«Si tratta di un fatto estremamente grave nei confronti degli accordi sottoscritti con il Sindacato in nome e per conto delle lavoratrici e dei lavoratori, nonché lesivo (e questo è peggio!) delle quattro lavoratrici che si sono viste messe da parte da marzo scorso: improvvisamente poste in cassa integrazione a zero ore, e poi licenziate unilateralmente, nonostante da un anno e mezzo fosse in vigore un accordo che, oltre alla Cassa Integrazione Straordinaria, prevedeva una serie di strumenti rivolti alla gestione di una riorganizzazione senza lasciare mano libera ai licenziamenti», spiegano Ivano Franco e Ivan Terranova, funzionari Fiom rispettivamente di Collegno e Vercelli, che hanno seguito la vicenda.

Nello specifico, l’accordo prevedeva azioni di formazione e riqualificazione – mai attivati nei confronti di queste lavoratrici – con la possibilità per l’Azienda di attivare percorsi di licenziamento collettivo (mobilità), il tutto finalizzato alla ricollocazione interna o esterna al Gruppo.

«La disponibilità a discutere di strumenti in grado di affrontare gli esuberi senza il ricorso a licenziamenti secchi c’è sempre stata da parte di questo Sindacato – sottolineano i sindacalisti Fiom – tanto è vero che alla fine del 2014 avevamo concordato una prima mobilità che ha permesso l’uscita di alcuni lavoratori senza alcuna loro opposizione. Nonostante le nostre richieste di questi ultimi mesi, l’Azienda non ne ha voluto sapere di attivare gli strumenti previsti nell’accordo per queste lavoratrici poste in Cassa Integrazione e le ha licenziate proprio allo scadere dell’accordo. Una palese violazione dei patti, tra l’altro perpetrata nei confronti di quattro iscritte alla Fiom». Per questo motivo – spiega Ivan Terranova – i lavoratori hanno deciso di indire nella giornata del 15 Luglio un’ora di sciopero in entrambi gli stabilimenti per far capire alle direzioni aziendali che gli accordi vanno rispettati e che i lavoratori non possono essere considerati oggetti che, quando non servono più, si buttano via: soprattutto in un momento come questo, in cui essere espulsi da un luogo di lavoro significa probabilmente rimanere disoccupati per molto tempo.

SCIOPERO FLENCO_ Comunicato Stampa FIOM CGIL

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